sabato 16 aprile 2011

LA DIGNITÀ NON HA CONFINI

TRENI DELLA DIGNITÀ
17 APRILE 2011
GENOVA  >>  VENTIMIGLIA  >>  MARSIGLIA




BENVENUTI  –  WELCOME  –  BIENVENUS
INDIETRO NON SI TORNA!

 LA DIGNITÀ NON HA CONFINI

Il vento di libertà che scuote il Nord Africa sta spingendo migliaia di persone - tunisini e libici, ma anche somali, eritrei, sudanesi e migranti in fuga dalla fame e dalle tante guerre dimenticate dell’Africa - a scegliere la migrazione come espressione della propria autodeterminazione.
Dopo aver rischiato la vita, con centinaia di persone che la hanno già persa tragicamente per attraversare il Mediterraneo, queste donne e questi uomini incontrano i muri della Fortezza Europa: respingimenti in mare, rimpatri di massa e confino sono l’accoglienza che l’Europa sta riservando a chi, fino a ieri, era salutato come paladino della libertà, e viene oggi privato di ogni diritto.
Coloro che riescono a oltrepassare la frontiera esterna dell’UE, superando la prigione a cielo aperto dell’isola di Lampedusa e fuggendo dai centri di detenzione nei quali il governo italiano prova a rinchiuderli, trovano ancora la barriera dei confini interni dell’Unione, aperti al mercato delle merci ma chiusi per chi cerca un futuro migliore. A Ventimiglia centinaia di persone sono ferme da giorni, alla ricerca di un passaggio che consenta loro di aggirare i controlli che impediscono l’accesso in Francia e negli altri paesi d’Europa.
Le parole d’ordine che le rivolte in Maghreb e Mashrek hanno assunto – la democrazia, la libertà e la giustizia – e la bandiera che inalberano – la dignità dell’essere umano – rappresentano aspirazioni di portata universale, e non possono essere riservate ad una ristretta cerchia di persone, per di più in modo precario. La dignità, che la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo considera “inerente a tutti i membri della famiglia umana” e “fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”, è un diritto inviolabile condiviso dall’intera umanità, e non può avere una delimitazione territoriale.
Le donne e gli uomini che giorno dopo giorno percorrono il cammino della propria dignità hanno il diritto di muoversi senza confini. Un’accoglienza dignitosa e il riconoscimento della libertà di circolazione sono misure doverose sia da parte dell’Italia che della Francia, che nel passato come nel presente hanno sottratto risorse ai popoli libico e tunisino e hanno sostenuto chi li soggiogava.
I permessi di soggiorno invocati dai movimenti e che il 15 aprile inizieranno ad essere consegnati dal governo italiano, rischiano di divenire carta straccia dinanzi ai blocchi del governo francese, deciso a riconoscerli solo a strette condizioni. I governi trovano facilmente l’accordo per attuare una criminale politica di respingimenti in mare, ma si beffano dei diritti umani fondamentali dei migranti. 
Se i governi nazionali accampano ipocrite distinzioni tra profughi e migranti irregolari o criteri basati sul momento di arrivo sul suolo europeo per negare a queste donne e questi uomini la necessaria protezione umanitaria, occorre intrecciare dal basso ponti di cooperazione per difendere i loro diritti.
Facciamo appello a tutti i cittadini – italiani e francesi – a sostenere e partecipare a una serie di iniziative congiunte per la libertà di circolazione e contro ogni respingimento e rimpatrio: i “Treni della dignità”, che nelle prossime settimane accompagneranno e proteggeranno l’attraversamento della frontiera da parte dei migranti, con l’assistenza di attivisti dei diritti umani, avvocati e media-attivisti.
Il primo “Treno della dignità” partirà da Genova il 17 aprile, con appuntamento alle h. 8 alla staz. Principe, per raggiungere Ventimiglia e da lì proseguire fino a Marsiglia, dove i migranti saranno accolti da una città in festa. Italiani, francesi e migranti sfideranno insieme i blocchi dei governi, per riaprire le frontiere, garantire il libero accesso al territorio europeo e ribadire che nessun uomo è illegale.

LIBERTÀ DI MOVIMENTO E DIRITTO D’ASILO PER TUTTI

UNITI PER LA DIGNITÀ - UNIS POUR LA DIGNITÉ

venerdì 8 aprile 2011

STOP A SGOMBRI E PIGNORAMENTI- PIGNORIAMOLI!!!








L’azione di oggi è una  simulazione di pignoramento, ma non sono simulazioni le decine di sgomberi che ogni anno privano cittadini in difficoltà di un loro diritto primario: la casa.
La riscossione crediti, che sia eseguita da Equitalia o da altri, rappresenta un ottimo affare per gli squali che fanno della crisi il loro habitat ideale.
Effettuiamo oggi questa simulazione di sgombero per regalare all’assessore Miceli la possibilità di immedesimarsi, anche se per poco, nei panni di chi vede portarsi via “in nome della legge” la casa, mentre nessuna “giustizia” tocca gli interessi di chi questa crisi ha creato e su cui tuttora specula.
“NOI (comune) NON POSSIAMO FARCI NULLA” è una risposta che non possiamo accettare:
ESIGIAMO LA SOSPENSIONE E L’ANNULLAMENTO DEI CREDITI, DI COMPETENZA DEL COMUNE, PER TUTTI I REDDITI INFERIORI A 30000 EURO ANNUI

Invitiamo tutti coloro si trovino sotto sgombero  a contattarci al blog www.uniticontrolacrisi-genova.blogspot.com o alla mail uniticontrolacrisigenova@gmail.com per organizzare una resistenza attiva contro chi ci vuole soli di fronte alla crisi e ai suoi squali.

TUTTI UNITI CONTRO LA CRISI!

Qui trovate l'intervista di radio babboleo all'assessore miceli:
http://www.babboleo.it/babboleo-news/24-ore-di-notizie/6082-equitalia-blitz-dei-disobbedienti-a-tursi-1

p.s. non e' stata un azione dei disobbediendi e miceli non l'ha presa cosi' bene come vuole lasciar intendere