mercoledì 16 marzo 2011

TICKET CROSSING


Una risposta dal basso alla crisi e all’aumento del biglietto, questo significa il ticket crossing. Lo hanno capito le centinaia di persone che ieri abbiamo incontrato sugli autobus e sulla metropolitana, con cui ci siamo fermati a scambiare quattro chiacchiere e che hanno espresso il loro appoggio all’iniziativa contro l’aumento del costo del biglietto e il taglio delle linee collinari e notturne.
Il trasporto come bene comune, la mobilità come diritto accessibile a tutti, sono state queste le parole d’ordine della giornata di ieri, e se invece la politica aziendale di AMT va nella direzione opposta, servono risposte autorganizzate e collettive per resistere alla crisi. Scambiarsi il biglietto, utilizzare tutti i 100 minuti di validità, lasciare il biglietto ancora valido nei punti ticket crossing sono modi per abbattere dal basso il costo della mobilità cittadina. I vertici di AMT oggi si sono affrettati a sottolineare che cedere il biglietto è illegale, noi rispondiamo che sarà anche illegale, ma è giusto organizzarsi per trovare modi efficaci di resistere alle privatizzazioni e alla speculazione sui servizi pubblici.
Grande collaborazione è venuta anche dai dipendenti AMT, dagli autisti che la nuova politica aziendale sta per lasciare a casa – si parla di quasi 500 esuberi – che alle fermate sono stati ben contenti di accogliere la carovana di ticket crossers e hanno favorito la distribuzione di materiale informativo a bordo dei mezzi pubblici.
Nessun taglio alle linee, nessun taglio al personale, una lotta condivisa che unisce lavoratori e utenti per un trasporto pubblico efficiente, ecologico e accessibile.

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